L’APRES-MIDI D’UN FAUNE

Nel 1876 Sthepane Mallarmè compone nella sua forma definitiva quello che sarà una pietra miliare della storia del Simbolismo nella Letteratura Francese: L’après-midi d’un faune. Il poema, in 110 versi alessandrini, narra le vicende erotiche di un fauno che, appena destatosi dal sonno, racconta, come  in un monologo sognante, della sua mattinata trascorsa suonando il flauto, delle ninfe  incontrate e di come abbia finito per masturbarsi sul Kitone abbandonato da una delle ninfe fuggita innanzi ai suoi insistenti approcci.

L’opera ispirerà Claude Debussy per la composizione dell’omonima opera  e il balletto portato in scena dal leggendario danzatore Nijinskij per  i Ballets Russes; lo stesso balletto sarà interretato in tempi più recenti anche da Rudolph Nurejev.

 

Il fascino del fauno ammalierà anche  l’artista rock Freddy Mercury che lo impersonerà in uno dei suoi più celebri video.