MUGLER, L’ARTE DELLO SPETTACOLO
Thierry Mugler nasce a Strasburgo nel 1948. A nemmeno vent’anni si trasferisce a Parigi, dove lavora come vetrinista e, nel tempo libero, crea abiti. Thierry indossa le sue stesse creazioni, facendo scalpore; nulla di più naturale, quindi, che entrare nello scintillante mondo parigino della moda.Riesce a realizzare una prima collezione di moda “Cafè de Paris” nel 1973, la collezione presentata va controcorrente e s’impone all’attenzione della stampa: la sua moda d’avanguardia iperfemminile si oppone a quella eclettica e destrutturata in voga in quegli anni. Il suo stile è urban, sexy, provocante e selfconfident. Una donna del tutto nuova che anticipa lo stile dei prossimi anni.Nel 1974 crea la Maison Mugler e da lì a pochi anni seduce totalmente pubblico e stampa. Thierry Mugler è nominato miglior stilista dell’anno nel 1979, è la consacrazione dell’astro nascente della nuova moda.Una moda che caratterizzerà in modo scintillante gli anni Ottanta, quelli del disimpegno e della spettacolarizzazione del quotidiano. Mugler sarà la stella più brillante del periodo. Lo stile Mugler diviene famoso per prendere spunto dalla storia quanto dal quotidiano, dalle cromature delle automobili americane quanto dalle eroine dei cartoon, dai film noir quanto dal mondo fantastico degli insetti.Le sue silhouette sono grafiche, rigorosamente anatomiche e ultafemminili. Hanno un’impronta inconfondibile. I tagli seguono le curve del corpo e lo esasperano. Se il New Look di Dior esaltava i fianchi mettendoli in contrasto alla vita stretta, Mugler vi aggiunge l’iperbole delle spalle imbottite e ridisegna la forma a clessidra.Il corpo della donna è messo in scena attraverso i materiali e le cuciture, è sublimato, avvolto e rimodellato in un’idea di femminilità assoluta, vincente. Non una virago, ma un’eroina spettacolare.Vestite con tailleur rigorosi quanto stravaganti, pellicce colorate, cascate di strass, corsetti strutturati e abiti mozzafiato, le donne Mugler sono icone conquistatrici, eccentriche dive, stelle del glamour, angeli e dee vittoriose.Mugler disegna eroine contemporanee che evocano il fantastico, il sogno, il futuro e lo straordinario. Scintillanti automi drappeggiati di velluto e raso. Farfalle, Chimere e animali fantastici. Le sue dive platinate sono strizzate negli anatomici corsetti di Mr Pearl. Mugler è’ affascinato dal mondo del fetish, del sadomaso tutto vinile e pelle. Egli stesso è sempre vestito come un biker sexy e ipersessuato, devoto alla palestra e alle assolate e trasgressive spiagge di Mikonos.La sua moda femminile e maschile è un’ode alla bellezza classica e tracotante, alla perfezione. Le collezioni sono sempre un successo di pubblico e di stampa, grazie anche a straordinarie sfilate che sono dei veri e propri spettacoli. Mugler idea e realizza egli stesso presentazioni che sono eventi, tanto smisurati quanto studiati al millimetro, in cui le modelle si mostrano ostentando le loro mise e la loro bellezza. Tutto è perfetto, dalla musica alle luci, agli abiti e agli accessori.Le passerelle sono stage con musica da discoteca, luci da rivista e ballerini seminudi di contorno. Non mancano stravaganti Drag Queen a interpretare le sue più ardite creazioni. Nel 1991 chiama a sfilare Diana Ross, per la prima volta una cantante sale in passerella per uno stilista e ne diventa il testimonial dichiarato, l’incarnazione del suo stile.L’anno seguente Thierry Mugler lancia il profumo Angel, un’assoluta rivoluzione nella profumeria che diverrà una delle fragranze più vendute al mondo. Angel è il primogenito di una vera e propria rivoluzione olfattiva. Ispirandosi al suo universo immaginario Thierry Mugler crea una fragranza d’eccezione. Parte dalle materie prime più belle e innovative, associandole in modo inedito: incentra la formula su due, tre note e le calibra in overdose. Il profumo è evocativo, ha un carattere inconfondibile, persistente, riconoscibile e indimenticabile. Nell’eccesso crea l’armonia, con un risultato magico. Nasce, su questa scia, un’intera linea di profumi e cosmetici che produrrà con l’azienda francese Clarins.
“La mia unica vocazione è lo spettacolo” Thierry Mugler.
Stilista, creatore di profumi, Thierry Mugler ha un innato senso dello spettacolo. E’ un’artista a 360° che racconta le sue visioni audaci con spirito avanguardista, libero e ispirato. Oltre che in passerella, attraverso due spettacoli esprimerà al meglio la sua essenza, la sua potenza, la sua sregolatezza e il suo sfrenato senso estetico. A Parigi, al “Comedia”, con “Mugler Follies” reinventa l’arte del cabaret, raccontando, tra tecnica, erotismo ed eleganza, la storia di un giovane artista che vuole diventare equilibrista. A Berlino, al “Friedrichstadt-Palast”, mette in scena “The Wild-Out of this world” trasformando la capitale tedesca in una giungla urbana futurista, teatro di un amore cosmico.Mugler si occupa anche delle campagne fotografiche delle sue linee e degli spot dei profumi. Pubblica due libri di fotografia, uno nel 1988 “Thierry Mugler” e uno nel 1998 “Fashion Fetish Fantasy”. Peter Lindbergh lo definisce uno tra i più grandi fotografi.Mugler per realizzare i suoi scatti gira il mondo intero, le sue scenografie e ambientazioni sono straordinarie: deserti, grattacieli, cieli immensi ipnotizzano per la loro dismisura. Il paesaggio è trasformato in architettura, l’architettura in paesaggio.Nel 1997 lancia la linea di Haute Couture, gli abiti sono spinti ad un vistuosismo estremo, è la totale spettacolarizzazione del suo stile con lavorazioni costosissime fatte di mosaici di cristalli, piume e paillettes, la settimana dell’Alta Moda parigina ne guadagna per risalto e per la nuova ventata di glamour tragressivo che ne svecchia le passerelle.
Mugler esprime la sua arte della messa in scena con ogni mezzo, dalla moda alle sfilate, dalla fotografia agli spettacoli sino ai video musicali, sempre con incredibile forza. Nel 1992 dirige il video musicale di George Michael “Too Funky”, in cui ricostruisce una sua sfilata. L’elettrica atmosfera del backstage e della passerella esplode sulle note della canzone; in video le modelle più famose del momento interpretano i suoi spettacolari abiti.Mugler aveva contribuito insieme a Versace a creare il fenomeno delle Top Model arrivando a pagare cachet stratosferici per assicurarsene l’esclusiva. Linda Evangelista, Naomi Campbell, Christy Turlington, Karen Mulder, sbaragliate oramai le dive del cinema e divenute le nuove dee della bellezza e dell’eleganza, nel video fanno il verso a loro stesse, trascinandoci in un’orgia di colori, luci e note nel mondo onirico, fatto di divertimento e glamour, di Thierry Mugler.La prima grande crisi del mercato e l’avvento della moda grunge spingono però lo stile Mugler fuori moda, le sue forme esasperate non rispondono più alle esigenze delle donne. Ricordano troppo l’edonistico decennio di esagerazioni appena passato.Thierry Mugler abbandona l’abbigliamento e si dedica quasi esclusivamente ai profumi, che ancora hanno un notevole successo di mercato. La sua creatività s’indirizza totalmente nel mondo dello spettacolo con nuovi video e una collaborazione col Cirque du Soleil, per lo show “Zoomanity”.Dal 2003 numerosi sono stati i tentativi di rilanciare il brand, non più sotto la guida del suo fondatore. Nel 2010 ci riesce Nicola Formichetti, che divenuto Direttore Creativo, lo rilancia attraverso una campagna multimediale che vede coinvolta anche la cantante pop Lady GaGa. Il brand ritorna così ad avere l’attenzione della stampa e del pubblico, pur senza ritrovare la genialità dei primi tempi.Mugler col suo stile, e soprattutto con la sua ricerca di tagli e volumi, oltre che il suo senso della sfilata spettacolo, ha lasciato un’impronta decisa nella moda. Un’eredità raccolta dai più visionari tra gli stilisti degli ultimi anni, primo tra tutti Alexander McQueen che ne riprende l’idea della sfilata quale vera e propria performance e nei cui tailleur è facile riconoscere certe cuciture “anatomiche “, inconfondibilmente di stampo Mugler.