SALVATORE FERRAGAMO, IL CALZOLAIO DELLE DIVE
Salvatore Ferragamo è stato il primo produttore e stilista a portare le scarpe italiane alla ribalta internazionale. Ferragamo nasce a Bonito, giovanissimo lavora per un anno a Torre del Greco presso un calzolaio locale imparando il mestiere; dopo un anno di apprendistato Salvatore decide di ritornare al paese natale e aprire un piccolo negozio, qui realizzava calzature per le signore del posto. Nel 1914 decide di raggiungere negli Stati Uniti il fratello, che lavorava a Boston presso una fabbrica di scarpe. Dopo una breve permanenza a Boston si trasferisce in California, a Santa Barbara, dove apre una bottega di riparazione e fabbricazione di scarpe su misura. In Questo periodo comincia a collaborare con l’American Film & Co. e a studiare anatomia presso la University of Southern California. Nel 1923 sposta quindi la sua attività a Hollywood, qui apre l’Hollywood Boot shop e in poco tempo si afferma come il “Calzolaio delle Stelle”. Dopo tredici anni di attività negli Stati Uniti decide di ritornare in Italia, nel 1927 si stabilisce così a Firenze, dove apre un primo laboratorio in via Mannelli 57. La sua attività era rivolta al solo mercato americano. Sfruttando le sue conoscenze dei metodi industriali americani, acquisiti durante il soggiorno negli Stati Uniti, Ferragamo impiega tutte le possibilità che l’artigianato locale gli offre, per realizzare un prodotto fatto a mano di alta qualità ed esportabile. Nel 1928 avvia l’azienda Salvatore Ferragamo; la prima etichetta e il primo cartellone pubblicitario sono realizzate nel 1930 dall’’artista futurista Lucio Venna. In questo periodo Ferragamo lancia le prime “zeppe di sughero” colorate e abbinate a capretti preziosi, aprendo la strada allo sviluppo della zeppa e della suola a zatterone, uno stile che caratterizzerà la calzatura glamour degli anni Trenta.
Nel 1933, causa la cattiva gestione e la crisi mondiale è costretto, però a dichiarare bancarotta. Passata la Guerra, Salvatore Ferragamo intuisce che il mercato italiano può essere ancora recettivo e riparte con la sua attività, già da qualche anno trasferita a Palazzo Spini Feroni. Negli anni la sede diviene meta di attrici del cinema, del jet set internazionale e delle famiglie reali che vi si recavano per farsi realizzare su misura una delle sue straordinarie creazioni. Salvatore Ferragamo realizza calzature che spaziano da creazioni più bizzarre, veri e propri oggetti d’arte di altissimo design e inventiva, a modelli di eleganza più tradizionale, che non tardano a ispirare anche gli altri stilisti della calzatura del suo tempo.
Ferragamo è un innovatore in tutto: sperimenta nuovi materiali e nuove strutture, è rinomato per il suo design rivoluzionario e i suoi colori brillanti. I materiali particolari che Salvatore Ferragamo impiega nel corso dell’intera carriera e che più lo contraddistinguono, sono sicuramente la rafia e la paglia. Inizialmente l’utilizzo è dettato da esigenze pratiche, scarseggiando nel periodo prebellico la pelle per le tomaie; Salvatore Ferragamo trasforma però questo materiale povero in un esercizio di stile e abilità artigianali. L’industria manifatturiera della paglia fiorentina gli offre la possibilità di sperimentare intrecci, lavorazioni e giochi di colori.
Le tomaie sono lavorate a intreccio, tessitura, uncinetto e ricamate, completate con cordoncini di cotone e a volte unite alla rafia sintetica detta Pontova; Ferragamo porterà avanti negli anni questo stile di calzatura, facendone un proprio marchio di fabbrica, con effetti di sempre maggiore eleganza e design ricercato. Verso la fine degli anni Trenta Ferragamo aveva introdotto un altro elemento fino allora poco diffuso, lo stivaletto alla caviglia, e che invece, grazie alle sue straordinarie creazioni, diverrà un must della moda del tempo.
Nel periodo più maturo del suo design Salvatore Ferragamo spinge ancora più avanti la sua visionaria creatività creando calzature con elementi semitrasparenti ed effetti di nudo; la tomaia, via via più rarefatta, è realizzata in capretti preziosi o color nudo, accentuando l’effetto di smaterializzazione della scarpa in un gioco di raffinatissima sensualità.
Alla morte di Salvatore Ferragamo, nel 1960, la fama internazionale del marchio non subisce flessioni, anzi. La moglie Wanda, insieme ai suoi sei figli Fiamma, Giovanna, Ferruccio, Fulvio, Leonardo e Massimo porterà avanti l’eredità di famiglia facendo conoscere al marchio nuovi successi ed espansioni nel mercato mondiale.
Oggi accanto alle linee di calzature, la Ferragamo vanta linee di moda femminile e maschile di altissimo prestigio. Nel 1995 Wanda Miletti Ferragamo ha inaugurato il Museo Salvatore Ferragamo, interamente dedicato all’opera del fondatore, in cui sono conservate, oltre ai modelli più prestigiosi, anche le forme delle scarpe create per i personaggi celebri. Dal 2006 il museo ha una nuova sede a Palazzo Spini Feroni.