CARDIN, IDEATORE DI FORME NUOVE
Cardin è conosciuto per la sua moda d’avanguardia ispirata all’era spaziale. Le sue forme erano preferibilmente geometriche e creavano un guardaroba nuovo, lontano dai canoni classici. Spiccò nella creazione di una moda unisex, al limite dello sperimentale che innovò, a volte in modo non confortevole, il guardaroba maschile.
Pierre Cardin, pseudonimo di Pietro Cardin nasce in Italia, a Sant’Andrea di Barbarana in provincia di Treviso; la sua famiglia, una volta di ricchi agricoltori, era caduta in disgrazia dopo la prima guerra mondiale ed era emigrata in Francia. Cardin inizia precocemente la sua carriera, a solo quattordici anni è apprendista presso alcune sartorie in Provenza. Nel 1945 approda a Parigi, dove è assunto prima da Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Nel 1947 è primo sarto presso Christian Dior, proprio negli anni in cui lancia il New Look. Nel 1950, apre una propria casa di moda e comincia a realizzare capi d’Alta Moda nel 1953.
La sua carriera compie il primo balzo in avanti quando realizza una trentina di costumi per il ballo del secolo: il party dato a Venezia dal multimiliardario Carlos de Beistegui. Il suo design è sempre stato sperimentale e di ricerca, già nel 1954 si fa notare per il primo “Bubble dress”, una forma che diverrà un vero e proprio feticcio per il couturièr.
Cardin è un apripista in tutti i sensi, nel 1959 è il primo a inaugurare un negozio d’Alta Moda in Giappone e a realizzare linee per i grandi magazzini Printemps, questa circostanza gli costerà l’espulsione dalla Chambre Syndacale, che in seguito lo reintegrerà. Cardin però non è personaggio da adattarsi alle rigide regole della Chambre e si dimette definitivamente nel 1966, preferendo presentare le collezioni presso lo Space Cardin; un luogo prestato anche per eventi culturali e la promozione di artisti e celebrità: memorabile la presentazione, la prima in Europa, della cerimonia di vestizione del Kimono tradizionale giapponese.
Cardin è il primo stilista a inaugurare una serie di licenze che lo vedranno cimentarsi in ambiti del design prima di allora mai toccati da altri couturier. Oggetti, mobili, accessori, tutti sotto l’egida della sua creatività e del suo logo, che provocatoriamente esibisce, ancora una volta il primo su tutti, in una collezione di abiti.
Pierre Cardin è personaggio eclettico e grande uomo d’affari, allarga i suoi interessi in molteplici ambiti creando un vero e proprio impero: nel 1981 acquista il glorioso ristorante Maxim’s e in poco tempo apre altre filiali a New York, Londra e Pechino. Diviene titolare anche della catena di Hotel Maxim’s. Sotto quest’etichetta brevetta numerosi prodotti alimentari.
Nella sua produzione creativa Cardin è affascinato dai volumi puri, dal cerchio e dalla sfera. Le forme sono tagliate nei differenti tessuti sperimentandone le differenti rese nella ridefinizione di capospalla, mantelle e abiti.
I tessuti prediletti dei primi anni sono rigidi e corposi, spesso lavorati a double, una tecnica esclusiva della Haute Couture che rende possibile realizzare capi rifiniti e senza alcuna fodera. le impunture e le imbottiture creano effetti di rilievo donando un’aspetto “funzionale” e quasi aereodinamico ai capi
Nel 1980 acquista il Palais Bulles, progettato dall’architetto Lovang Antii, un edificio che rispecchia le ossessioni dello stilista. Qui tutto è disegnato e riempito da forme sferiche, dal soffitto alle pareti, alle finestre mancano totalmente angoli e linee rette. Gli interni sono arredati dai mobili che Cardin progetta con forme avvolgenti e sinuose, ispirate alla sua moda futurista.
Nei sui abiti, come nel Palais Bullet, si aprono oblò, tagli circolari e asimmetrie giocose. Una totale sintonia tra l’architettura, il design e la sua moda, che denotano quanto Cardin fosse un progettista totalmente al passo coi suoi tempi.
In collaborazione con un’azienda cinese produce anche apparecchi elettrici col marchio Pierre Cardin Electronics International. Cardin in questa sua prolifica attività non è mai distratto dai suoi principi di progetto; si distingue per essere uno stilista rigoroso e fedele al proprio paradigma di uno stile d’avanguardia e di ricerca, agli esordi come nelle sue ultime creazioni.
Una ricerca che vede la costante applicazione dei tagli circolari a tessuti sperimentali nell’ideazione di abiti originali e lontanissimi dai canoni classici dell’Alta Moda.
Innova il guardaroba maschile con l’innesto di elementi futuribili e crea uno stile unisex caratteristico dell’abbigliamento dell’uomo negli anni Sessanta e Settanta.
Negli anni Settanta evolve le strutture rigide della Space Age e disegna abiti morbidi e cascanti, sinuosi; il tessuto è più morbido ed entra in rapporto col corpo creando drappeggi avvolgenti e forme nuove, moderne e romantiche.
Nella sua attività stilistica Cardin è affiancato dal 1971 da Andrè Oliver, costui nel 1987 assumerà la direzione artistica della Couture e la manterrà sino alla sua scomparsa nel 1993.
Nel 1994 Cardin decide di presentare le proprie collezioni di Alta Moda fuori da qualsiasi calendario e solo a un ristretto gruppo di clienti e giornalisti selezionati. Numerosi sono i riconoscimenti alla sua carriera e alle sue attività filantropiche, tra cui la Legion d’Onore e la nomina ad Ambasciatore di Buona Volontà della FAO.