PATOU, LE SPORTSWEAR CHIC

Posted on Maggio 10, 2015

Alexandre Jean Patou nacque il 27 settembre 1887 in Normandia da una famiglia di ricchi conciatori. Famoso e di successo come la sua contemporanea Chanel, inventò il concetto di sportswear e capi di abbigliamento divenuti dei classici. Dopo la sua morte, è stato però quasi dimenticato, sebbene a suo nome si annoverino un patrimonio di design moderno e l’ideazione di profumi di successo: fu un vero genio creativo con una visione unica e contribuì a plasmare e sviluppare il design di moda contemporaneo.

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Dopo una prima permanenza nell’esercito francese, nel 1910, Jean Patou si trasferì a Parigi dove decise di aprire la propria casa di moda, che chiamò Maison Parry; si narra che la sua prima collezione fu acquistata interamente da un solo buyer. Dopo l’avvento della prima guerra mondiale, cui partecipa in un reggimento di zuavi, tornò a Parigi nel 1919 per riprendere il suo lavoro. La sua prima collezione, una linea di abbigliamento sportivo ricevette accoglienza favorevole da parte della critica: i suoi abiti avevano un’eleganza sobria, erano disegnati per essere indossati da donne reali, non manichini. Il suo stile ebbe notevole successo anche tra la clientela privata e ben presto cominciò a vestire le donne più chic di Parigi. Per Patou la moda non doveva imporre uno stile a chi la indossava, ma piuttosto rifletterne la mente, esprimerne la personalità.

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Fu tra i primi a proporre l’abbigliamento sportivo ed è considerato l’inventore del costume da bagno in maglia e la gonna da tennis. La chiave del suo stile era la semplicità; al centro delle sue creazioni furono sempre le maglie, spesso decorate in puro stile Decò con eleganti motivi geometrici. Patou realizzò anche il disegno dell’allora audace divisa della tennista Suzanne Lenglen: senza maniche e con la gonna lunga sino alla coscia. La fiammeggiante, trend-setter atleta, fu tra le prime donne nel tennis e una delle prime star internazionali dello sport femminile, tanto da essere denominata La Divina dalla stampa francese, e contribuì a far entrare la figura di Patou nel mito.

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Jean Patou fu uno stilista dalle celebri intuizioni oltre che dal grande talento e contribuì a far evolvere la moda verso il confort, imponendo delle vere e proprie innovazioni. Fu il primo a diffondere il cardigan e il primo ad apporre sulle sue creazioni un monogramma composto delle sue iniziali “JP“; è considerato l’inventore del costume a maglia: le sue crezioni per il mare, così nove e differenti dai consueti standard dell’epoca aprirono una stagione di sensualità e celebrazione del corpo che ci giunge  immortalata dagli straordinari scatti di George Hoyningen-Huene.

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A Patou è attribuita anche l’invenzione della “cravatta Designer“: nel 1920 realizzò delle cravatte da uomo, nello stesso tessuto usato nella collezione di abiti delle donne, ed erano esposte, con brillante senso del marketing, nei grandi magazzini accanto al display dei suoi profumi. Nel 1925, su consiglio del fratellastro, Patou aprì un negozio chiamato “Coin des Sports“. Il nuovo negozio era caratterizzato da sfondi separati e aree per ogni sport creando un concetto completamente nuovo per le boutique. Nello stesso anno lanciò quello che diverrà il suo più grande e duraturo successo: le linee di profumi. Innanzitutto Jean Patou voleva un profumo che rappresentasse un faro per la sua casa. Henri Almeras gli propose un profumo composto di essenze di rosa e gelsomino in eccezionali proporzioni: più di 10.000 gelsomini di Grasse e ventotto dozzine di rose (tra rose di maggio Grasse, “Rosa centifolia” e rose di Bulgaria) per realizzare solo tre once di profumo: nasce il profumo Joy. Il prezzo di questa composizione era il frutto di un’operazione di marketing molto rischiosa, infatti, fu lanciato in piena crisi economica come “Il profumo più costoso al mondo”; a discapito dell’azzardo è divenuto il secondo profumo più venduto al mondo e ancora è diffusissimo.

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La moda di Patou ebbe soprattutto successo tra le più ricche donne americane; quando, dopo la crisi sopravvenuta col crack del ’29, fu travolto così dal crollo del mercato della moda di lusso. Patou scomparve prematuramente nel 1936. Sua sorella Madeleine e suo marito Raymond Barbas proseguirono la Casa di Patou avvalendosi della collaborazione di stilisti che diverranno i futuri grandi. Designer per la Casa di Patou furono: Marc Bohan (1954-1956), Karl Lagerfeld (1960-1963) e Jean Paul Gaultier (1971-1973). Christian Lacroix subentrerà nel 1981, l’ultima collezione di moda prodotta dalla Maison di Patou sarà quella del 1987, quando Lacroix lascerà la Maison per aprire la propria casa di moda.

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