MADAME GRES, MODERNITA’ CLASSICA

Posted on Marzo 30, 2015

Uno dei miei luoghi preferiti è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, qui mi capita di “perdermi” letteralmente nell’ammirazione della perfezione delle pieghe e dei drappeggi delle statue in esso conservate. Queste fogge, che nell’accezione comune definiamo come stile classico, conservano un’idea di grande dignità, bellezza ed equilibrio nel rapporto delle parti che trasmette serenità e pace. Uno stile e un’idea di bellezza che si associa a una delle figure leggendarie della moda e i cui abiti sono continua fonte d’ispirazione: Madame Grès.

 “Voglio essere una scultrice per me è la stessa cosa lavorare con il tessuto o con la pietra”.

In questa frase di Madame Grès, al secolo Germaine Emilie Krebs, c’è tutta l’essenza dello stile di una delle più straordinarie quanto dimenticate creatrici di moda. Grès appartiene al periodo d’oro della moda e della couture, a quello delle ben più famose Chanel, Schiaparelli e Vionnet, a quegli anni, trenta e quaranta del secolo scorso, che sono l’epitomo del glamour e dell’eleganza femminile. Lei stessa sarà definita “la donna più elegante del mondo” e vestirà le dive leggendarie del Cinema con i suoi impeccabili abiti. Nessuna sapeva modellare gli abiti come lei: il tessuto diventava la materia per creare drappeggi e giochi di forma degni di Fidia, non a caso la statuaria ellenistica era tra le sue passioni e terreno di ricerca continua.

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Ma Il suo approccio era quanto mai moderno, adotta un tessuto nuovissimo per l’epoca come marchio di fabbrica: il Jersey di seta, che modella e taglia in forme asimmetriche, tagli in sbieco e panneggi, realizzando abiti che sembrano sculture greche. Grès era una minimalista e magistrale conoscitrice della tecnica sartoriale. Le sue linee e i suoi volumi sono senza tempo, il corpo femminile è accarezzato dalla materia, quasi sparisce; l’abito è assoluto protagonista in una visione di bellezza classica in senso assoluto, oltre le mode e gli stili del tempo.

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I suoi abiti sono stati e continuano a essere fonte d’ispirazione per i designer contemporanei, sebbene la sua figura resti quasi sconosciuta al grande  pubblico, recenti mostre sia a Parigi che a New York hanno in parte restituito merito a una delle più importanti couturier di tutti i tempi.

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