SCHIAPARELLI LA MODA COME ARTE

Posted on Maggio 13, 2015

Elsa Schiaparelli fu ben più di una semplice stilista, ha rivoluzionato il mondo della moda insieme alla sua rivale Coco Chanel. Visionaria, eccentrica e dall’indole irrequieta, per Elsa Schiaparelli la moda era fare abiti tanto quanto fare arte. Schiaparelli, figlia di una madre aristocratica e di un padre rinomato studioso, nacque il 10 settembre del 1890 a Roma, dove trascorse la sua infanzia. Visse diversi anni a New York, dove iniziò a lavorare in una boutique che vendeva moda francese, sviluppando velocemente il suo particolare gusto per gli abiti e gli accessori. Nel 1922 si trasferì a Parigi, dove per alcuni anni lavorò progettando e vendendo i suoi modelli come freelance. Aprì il suo primo atelier nel 1927 e ben presto divenne un’indiscussa protagonista della moda francese. Nella creazione dei vestiti infondeva tutto il suo immaginario basato su sogni inquietanti e concetti provocatori; i suoi temi potevano essere ispirati da eventi contemporanei, fantasie erotiche, arte tradizionale e d’avanguardia tanto quanto dalla sua psiche. Nelle sue eccentriche e stravaganti creazioni collaborò con artisti del calibro di Bèrard, Cocteau e Dalì. Straordinari capolavori nacquero da queste collaborazioni come la cappa con ricamato uno sfavillante “carro del sole” o l’abito raggi-X, dove strategiche imbottiture disegnano la struttura dello scheletro umano, un capo che lo stesso Alexander McQueen citerà come una delle sue principali ispirazioni.

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Ogni capo era come una tela, un’opera d’arte unica in cui esplorava l’uso innovativo di tessuti e materiali, alcuni con nuovissime texture a rilievo definiti “a corteccia d’albero“.

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Le  stampe erano vivaci, modernissime nei colori e nelle immagini, spesso tratte dal patrimonio iconografico surrealista.

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Le cerniere erano enormi e protagoniste, i bottoni e gli accessori bizzarri e capricciosi: celeberrimo il suo cappello a scarpa

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I ricami opulenti, ricchi, avevano inediti posizionamenti e straordinari effetti tridimensionali e trompe-l’oeil.

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Grazie alla sua innata stravaganza e alla sua capacità a guardare sempre più avanti degli altri seppe precorrere i tempi in modo brillante, tra le sue geniali intuizioni, che maggiormente influenzeranno il design di moda, sono aver incentrato le collezioni su di un unico tema e l’aver trasformato le sfilate in veri e propri show. Sin dall’esordio seppe richiamare su di sé l’attenzione del pubblico e della critica con gli ormai leggendari maglioni con grandi fiocchi trompe-l’oeil. A questo primi successi altri seguirono come i costumi da bagno che anticipano il bicromatismo dello stile optical, l’abbigliamento dedicato allo sci e la “gonna divisa”, prototipo degli shorts da donna. Questi modelli di culottes di Schiaparelli saranno lanciati dalla tennista Lily d’Alvarez che li adottò come sua divisa, scandalizzando il pubblico di Wimbledon.

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Nel 1935 spostò il suo atelier in Place Vendome, inaugurando anche la sua linea di pre-à-porter, abiti e accessori in taglie standard realizzati in serie, pronti alla vendita e all’uso. Grazie al lungo periodo trascorso in America Schiaparelli, era in sintonia con le preferenze stilistiche e d’utilità del pubblico americano; mentre solo poche clienti potevano permettersi di indossare le sue straordinarie e stravaganti creazioni, per lo più grandi dive come Greta Garbo, l’aristocrazia o l’alta borghesia, la sua moda  pronta andava incontro alle richieste di un pubblico con minore possibilità e meno spirito di sperimentazione.

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Nel 1938 lanciò il suo profumo Shocking dal flacone disegnato sulle forme della procace attrice Mae West e contenuto in una confezione dal colore simbolo della sua moda: una particolare sfumatura di magenta dal tono neon portato da lei alla ribalta e battezzato rosa shocking!

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Con lo scoppio della seconda guerra mondiale dovrà chiudere il suo atelier, lascerà allora la Francia per trasferirsi negli Stati Uniti dove rimarrà sino al 1945. Tornata in seguito a Parigi, riaprì l’atelier che rimase in attività sino al 1954, travolto dalla bancarotta e dalle nuove tendenze affermatesi nella moda. Schiaparelli morirà nel 1973 ma continuerà a essere considerata una delle figure più grandi del mondo della moda.

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